11 dicembre 2014 – Gli aggregatori aiutano l’informazione – articolo su Webnews

Uno studio smentisce gli editori: gli aggregatori sono un motore di pluralismo. Secondo l’Istituto per la Privacy dura ma giusta la decisione di Google. Lo studio intitolato “Effetti dei motori di ricerca sul pluralismo dell’informazione” avrebbe catturato oggi soltanto l’attenzione degli addetti ai lavori se non fosse stata annunciata questa decisione senza precedenti. Il report dell’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati, curato dall’avvocato Luca Bolognini insieme a Giuseppe Ragusa, Camilla Bistolfi, Francesco Corea, Lucio Scudiero, casca invece a fagiolo: nelle sue 39 pagine si dimostra oggettivamente sia sotto il profilo del rispetto dei diritti fondamentali, sia dal punto di vista econometrico, che «i motori di ricerca e gli aggregatori di notizie sono formidabili abilitatori del pluralismo», specialmente a favore dei piccoli editori. Leggi tutto l’articolo

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